martedì 13 dicembre 2011

Pausa...Paris


Correspondences

La Nature est un temple où de vivants piliers
Laissent parfois sortir de confuses paroles;
L'homme y passe à travers des forêts de symboles
Qui l'observent avec des regards familiars.
Comme de long échos qui de loin se confondent
Dans une ténébreuse et profonde unité,
Vaste comme la nuit et comme la clarté,
Les pafums, les couleurs et les sons se répondent.
Il est des parfums frais comme des chairs d'enfants,
Doux comme del hautbois, verts comme les prairies,
- Et d'autres, corrompus, riches et triomphants,
Ayant l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.

Da I fiori del male, Les Fleurs Du Mal, 1857











                                                                                                     merci Paris!



martedì 29 novembre 2011

" dove un attimo vale un altro..."

...un attimo vale un altro...





"... Digli che i tuoi occhi me li han ridati sempre 
come fiori regalati a maggio e restituiti in novembre 
i tuoi occhi come vuoti a rendere per chi ti ha dato lavoro 
i tuoi occhi assunti da tre anni 
i tuoi occhi per loro, 

ormai buoni per setacciare spiagge con la scusa del corallo 
o per buttarsi in un cinema con una pietra al collo 
e troppo stanchi per non vergognarsi 
di confessarlo nei miei 
proprio identici ai tuoi 

sono riusciti a cambiarci 
ci son riusciti lo sai. 

Ma senza che gli altri non ne sappiano niente 
dimmi senza un programma dimmi come ci si sente 
continuerai ad ammirarti tanto da volerti portare al dito 
farai l'amore per amore 
o per avercelo garantito, 

andrai a vivere con Alice che si fa il whisky distillando fiori 
o con un Casanova che ti promette di presentarti ai genitori 
o resterai più semplicemente 
dove un attimo vale un altro 
senza chiederti come mai, 

continuerai a farti scegliere 
o finalmente sceglierai. "

Fabrizio De Andrè


martedì 22 novembre 2011

Quando la realtà supera la fantasia: "L'uomo d'acqua e la sua fontana" di Ivo Rosati e G.Pacheco


"Il problema non è quello di ringiovanire,
ma di restare vivi sempre"
 B. Munari


          Scuola comunale d'infanzia "Erio Tondelli" Reggio Emilia
                                                                       




domenica 13 novembre 2011

Pausa...Goro...verso la foce.


Verso la foce


"...Le cose sono là  che navigano nella luce, escono dal vuoto per aver luogo ai nostri occhi.
Noi siamo implicati nel loro apparire e scomparire, quasi fossimo qui proprio per questo.
Il mondo esterno ha bisogno che lo osserviamo e raccontiamo, per avere esistenza."
Gianni Celati da :"Verso la foce"









"... Noi aspettiamo ma niente ci aspetta, nè un'astronave nè un destino.
Se adesso cominciasse a piovere ti bagneresti, se questa notte farà freddo la tua gola ne soffrirà, se torni indietro a piedi nel buio dovrai farti coraggio, se continui a vagare sarai sempre più sfatto.

Ogni fenomeno è in sè sereno. 
Chiama le cose perchè restino con te fino all'ultimo."

Gianni Celati da: " Verso la foce".



sabato 3 settembre 2011

Pause...Bretagne


Il mondo è fatto per finire in un bel libro.
Stéphane Mallarmé








martedì 30 agosto 2011

Pause...estive





"...Quando ogni passo si perde sull'erba
Quando ogni passo sfiora le acque
Quando le onde mi fervono in testa
   E dall'azzurro qualcuno mi chiama..."
Marc Chagall












mercoledì 13 aprile 2011

Trecolori Madeamano- remida- fotografia europea 2011 reggio emilia



 un mio piccolo contributo ( a maglia)  a questa bella iniziativa.


 TRECOLORI- MADEMANO

Remida- Reggio Emilia-





Verde bianco e rosso, fili intrecciati da migliaia di mani. 
Un simbolo interpretato da un gesto condiviso. 
Opera collettiva realizzata da 1700 persone, 3400 mani.



Chiostri di San Pietro
06 maggio - 12 giugno 2011

a cura di Paola Ascari, Luisa Cigni, Alba Ferrari, Elena Giacopini, Alberto Zattin 
promossa da:
 Associazione Internazionale Amici di Reggio Children, Iren Emilia, 

Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Comune di Reggio Emilia,
 Centro Internazionale Loris Malaguzzi, Reggio Children,  
REMIDA Il Centro di Riciclaggio Creativo 


Info
Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro 44/C - Reggio Emilia
Tel. 0522 456249 / 451152

Orari
Inaugurazione:
venerdì 6 maggio dalle 19.00 alle 24.00


Sabato 7 e domenica 8 maggio dalle 10.00 alle 23.00
Dal 10 maggio al 12 giugno aperto da martedì a venerdì  dalle 21.00 alle 23.00
Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 23.00
Chiuso il lunedì




REMIDA / centro di riciclaggio creativo

REMIDA nasce il 2 dicembre 1996 a Reggio Emilia.
Da allora sostiene l’idea che i rifiuti sono risorse: con la collaborazione di Enia raccoglie, organizza e rende fruibili gli scarti della commercializzazione e della produzione industriale
REMIDA è un progetto culturale portatore di un messaggio ecologico, etico, estetico, educativo ed economico e si fa promotore della cultura del riuso creativo dei materiali di recupero
REMIDA rappresenta un modo nuovo, ottimista e propositivo di vivere l’ecologia e di “costruirne” il cambiamento valorizzando i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e creatività, in una logica di sostenibilità e rispetto dell’oggetto, dell’ambiente, dell’uomo






martedì 5 aprile 2011

minimondi


incontrare "un bambino"

scuole elementari di Vicofertile e Albertelli di Parma





sabato 12 marzo 2011

Piero Calamandrei al III Congresso in difesa della Scuola Nazionale 1950


Piero Calamandrei – discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l’11 febbraio 1950






"...Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. 
Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; 
le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. 
La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.

Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? 
Si può fare in due modi. 
Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. 
Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. 
Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito.
Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime… Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). 
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.
 Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. 
Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. 

Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. 
Cure di denaro e di privilegi. 

Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. 
E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. 
A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. 
Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. 

Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. 
Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina.
 L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: 
rovinare le scuole di Stato. 
Lasciare che vadano in malora. 
Impoverire i loro bilanci. 
Ignorare i loro bisogni. 
Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. 
Non controllarne la serietà. 
Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. 
Lasciare che gli esami siano burlette. 
Dare alle scuole private denaro pubblico. 

Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico”







giovedì 10 marzo 2011

La notte dei racconti- ReggioNarra-


La notte dei racconti

sabato 26 febbraio 2011


 nella casa di Gabriel e Silvia Gallucci
abbiamo letto
 i racconti di E.A.Poe, G. De Maupassant, 
K.Lorenz, La Divina Commedia , Grande o piccolo?, Nel Bianco...
a tocchi di musica 
 


La notte dei racconti abbraccia idealmente tutti ed è l' occasione per vivere collettivamente un rituale che dovrebbe farsi quotidiano. Il tempo delle storie non si esaurisce nell’eccezionalità di una notte in un anno ma è un miracolo di ascolto donato e ricevuto, che ogni persona che amiamo ci chiede. Il nostro bisogno di storie ci caratterizza come esseri umani. Chiediamo storie per comprendere il mondo e per comprenderci . Condividiamo storie per attraversare mondi sconosciuti e per trovare le parole che illuminano il nostro stare insieme.

Il tempo delle storie è un tempo altro, rubato al dovere di vivere.

I bambini lo sanno e lo riconoscono.



ReggioNarra
La città delle storie.












 

venerdì 18 febbraio 2011

Associazione Picnic Festival e Papilla Brilla in "Brunch d'autore."



13 febbraio si è svolto alla PAPILLA BRILLA
Brunch d'autore Scappa e Stappa.
Associazione Picnic Festival





Schiumini, ciambelle a cuore e spumose salse,
 in una taverna di una vecchia casa più di 100 persone sono venute, 
volando e volanti, al Brunch del PICNIC.

Sono state realizzate dal vivo 50 tovagliette con gli Stencil di Cristiana Valentini,
 Sonia Marialuce Possentini e Grazia Lobaccaro. 

Maialini alati, donne angelo e l'Angelo nero sono stati i più desiderati. 











Grazie di cuore a Cristiana, Isa, Corrado, 
...e tutti quelli che sono venuti a trovarci.